Certificazione "Gestione forestale sostenibile"

Dettagli della notizia

Iniziato il percorso per ottenere la certificazione "Gestione forestale sostenibile" (GFS) per il demanio forestale regionale "Bosco di Santa Luce"

Data:

28 novembre 2025

Data scadenza:

31 dicembre 2025

Tempo di lettura:

2 min

Descrizione

La certificazione della «Gestione Forestale Sostenibile» (GFS) è, in sintesi, una attestazione rilasciata da un ente terzo indipendente che dichiara che un bosco (o un insieme di boschi) è gestito secondo criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, definiti in uno standard riconosciuto.

A cosa serve la certificazione

Rapporti con i clienti a valle (segherie, industrie, consorzi)
Con il certificato GFS il gestore/proprietario può:

  • vendere legname come “certificato” a segherie o imprese;
  • essere riconosciuto nei database ufficiali FSC/PEFC come fornitore certificato;
  • negoziare, dove il mercato lo consente, un premio di prezzo o, più spesso, una maggior sicurezza commerciale (più facilità di piazzare il legname).


Strumento di compliance e di supporto alla due diligence (EUDR & co.)
Per chi compra il tuo legname:

  • il fatto che provenga da boschi certificati GFS è una evidenza importante di legalità e sostenibilità; 
  • può essere usato come elemento di prova nei sistemi di due diligence (EUDR, policy interne di acquisto responsabile, schemi volontari, ESG aziendali).

Gare e rapporti con la Pubblica Amministrazione (CAM, appalti, concessioni)
Il certificato può essere usato:

  • per partecipare a gare in cui si richiede legno/prodotti “provenienti da foreste gestite in modo sostenibile” (spesso esplicitamente FSC/PEFC o equivalenti);
  • come allegato tecnico in: concessioni di taglio, convenzioni e protocolli con enti pubblici o parchi, accordi di filiera regionali.

In pratica dimostra alla PA che la gestione del patrimonio boschivo è strutturata, controllata e allineata alle politiche ambientali.

Accesso a finanziamenti, bandi e progetti
Molti bandi (PSR/CSR, progetti LIFE, INTERREG, bandi regionali): premiano o richiedono la presenza di una gestione forestale certificata; usano il certificato come prova oggettiva che il soggetto attuatore opera secondo criteri di sostenibilità. Quindi il certificato GFS può essere un vantaggio competitivo nell’accesso a contributi e finanziamenti.

Comunicazione, marketing e reputazione
Per il proprietario/gestore (pubblico o privato) il certificato è:

  • un argomento di comunicazione verso cittadini, turisti, stakeholder (“questo bosco è certificato FSC/PEFC”);
  • un modo per rafforzare l’immagine di ente pubblico virtuoso (Comuni, Regioni, comunità montane, parchi) o azienda responsabile (fondi, grandi proprietà, utilities, ecc.).
  • il gestore forestale può usare il marchio solo nei limiti delle regole di comunicazione previste dallo schema (es. poster, pannelli in bosco, sito web, materiale informativo).

 
Gestione interna e pianificazione tecnica
Dal punto di vista “interno” il certificato:

  • obbliga ad avere un piano di gestione aggiornato, inventari, monitoraggi, procedure di sicurezza;
  • diventa una sorta di check-list strutturata per migliorare organizzazione del lavoro, tracciabilità dei tagli, rapporto con operatori, tecnici, comunità locali;
  • facilita il lavoro dei tecnici forestali (linee guida chiare, indicatori da rispettare, audit periodici che stimolano miglioramento).

A cura di

Area Tecnico Manutentiva

Ne fanno parte Edilizia Pubblica, Edilizia Privata , Urbanistica , Ufficio Lavori pubblici, Ufficio manutenzioni, Ufficio Patrimonio e Demanio Forestale.

Ultimo aggiornamento

01/12/2025, 09:52

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